BIM 4D – Le dimensioni del BIM con id group

La dinamica sequenziale delle attività
Dopo aver gettato le basi con id BIM e la modellazione tridimensionale (3D), il passo successivo è dare al modello una nuova dimensione: il tempo.
La 4D del BIM trasforma un sistema di oggetti digitali in una sequenza dinamica di attività costruttive, permettendo di simulare l’evoluzione temporale del progetto con uno straordinario livello di dettaglio e realismo operativo.
Con Id 11, esploriamo come il BIM 4D consenta ad appaltatori e stazioni appaltanti di prevedere, pianificare e prevenire, rivoluzionando il concetto stesso di cronoprogramma.
BIM 4D: il tempo incorporato nel modello
In un approccio tradizionale, il cronoprogramma è spesso separato dal progetto e aggiornato manualmente, con margini di errore e potenziali incomprensioni.
Con il BIM 4D, ogni fase temporale è collegata direttamente al modello 3D: il risultato è una simulazione che mostra quando e come ogni elemento verrà edificato.
Questo consente:
- di visualizzare visivamente l’avanzamento del cantiere, settimana per settimana;
- di verificare interferenze tra lavorazioni (es. posa impianti vs strutture);
- di prevedere criticità logistiche o sovrapposizioni prima dell’inizio dei lavori.
Il BIM 4D non è solo un supporto alla progettazione: è uno strumento operativo di cantiere, un’interfaccia di dialogo tra progettisti, imprese e Direzione Lavori.

Un vantaggio per appaltatori e stazioni appaltanti
Per le imprese, la pianificazione 4D rappresenta un’opportunità concreta per migliorare il coordinamento tra fornitori, subappaltatori e squadre operative, riducendo i tempi morti e i ritardi dovuti a errori organizzativi o sovrapposizioni di lavorazioni. L’integrazione del tempo nel modello consente di ottimizzare l’uso delle risorse in base alla reale sequenza temporale, garantendo una gestione più razionale e predittiva delle attività in cantiere.
Anche le stazioni appaltanti e la Direzione Lavori beneficiano in modo diretto del modello 4D: possono validare il cronoprogramma in modo più trasparente e disporre di uno strumento chiaro e visivo per monitorare l’avanzamento dei lavori, confrontando in tempo reale ciò che era previsto con ciò che è stato effettivamente realizzato. Questo approccio facilita inoltre la gestione di modifiche contrattuali, varianti in corso d’opera o eventuali sospensioni, grazie a una documentazione più oggettiva e tracciabile.
Dal tempo all’efficienza: il ponte verso l’industrializzazione
La simulazione temporale dettagliata è anche la base per introdurre logiche di ottimizzazione produttiva: prefabbricazione di componenti, montaggi sequenziali, riduzione degli oneri logistici.
Il 4D diventa così un ponte verso la 10D, dove il BIM entra nel mondo dell’automazione, della prefabbricazione e dei processi costruttivi industrializzati.

Id MEP e la decima dimensione del BIM
Come si passa dalla simulazione alla produzione reale?
Qui invece ci puoi contattare, per iniziare a sviluppare il tuo progetto BIM.